Il nuovo studio italo-americano ha dimostrato l’efficacia delle mini-scosse.
La ricerca ha coinvolto 32 soggetti: 16 (gruppo sperimentale) sono stati trattati con Tms (Stimolazione magnetica transcranica ripetitiva che consiste nell’applicazione di potenti campi magnetici per provocare modificazioni nel tessuto celebrale), mentre gli altri (gruppo di controllo) hanno ricevuto dei farmaci mirati ad alleviare i sintomi dell’astinenza.
“Abbiamo deciso di stimolare un’area coinvolta nei processi decisionali perché i nostri studi precedenti sui roditori – spiega Antonello Bonci, direttore scientifico del Nida (National Institute on Drug Abuse) – hanno mostrato che la ricerca compulsiva di cocaina era associata alla corteccia prelimbica, che condivide funzioni con questa area celebrale umana”.
Il gruppo sperimentale si è sottoposto a 8 stimolazioni in 29 giorni, mentre i pazienti del gruppo di controllo, nello stesso periodo, hanno ricevuto un trattamento farmacologico per i sintomi dell’astinenza da cocaina (depressione, ansia, insonnia). A fine esperimento, la maggior parte dei pazienti del gruppo trattato con Tms non ha avuto ricadute nell’uso di cocaina, mentre nel gruppo di controllo soltanto 3 soggetti sono riusciti a vincere questa “battaglia”.
Secondo Alberto Terraneo dell’Irccs veneziano, coautore del lavoro, questo studio è “il primo che dimostra che la Tms può essere utile nel trattamento del disturbo da cocaina. La Tms è già usata nella pratica clinica e si è rivelata un trattamento sicuro”.