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La Repubblica – La luce che libera dalla cocaina

La Repubblica – La luce che libera dalla cocaina

Beatrice aveva 15 anni quando ha iniziato con la cocaina. Ha fatto girare tutta la sua vita attorno a quella che lei chiama “la sostanza”, fino a quando, dopo numerosi tentativi fallimentari, ha tentato l’ultima strada rimasta: quella della stimolazione clone rolex oyster perpetual 177200 rolex calibre 2671 mingzhu engine ladies hands and markers automatic magnetica transcranica (TMS). Il risultato è stato al di là delle aspettative: dopo un ciclo di trattamento, semplicemente, non aveva più voglia di cocaina.

La donna è stata la prima persona curata dallo psichiatra e tossicologo Luigi Gallimberti con questo nuovo protocollo in grado di ottenere risultati mai raggiunti con i rimedi classici (farmaci, psicoterapia, comunità).

Spiega Gallimberti, ai cui studi Science ha appena dedicato un lungo clone rolex oyster perpetual 177200 rolex calibre 2671 mingzhu engine ladies hands and markers automatic
articolo e che l’11 settembre ha aperto un centro a Milano, dopo quello inaugurato di recente a Padova: Nel 2013 Antonello Bonci (direttore scientifico del National Institute for Drug Abuse)  ha dimostrato che era possibile eliminare la ricerca affannosa di cocaina negli animali resi dipendenti. Nel 2015 applicando lo stesso principio, utilizzando la TMS, abbiamo dimostrato, prima in Beatrice e poi in altri pazienti, che il metodo era promettente anche nell’uomo.

Il protocollo di Gallimberti e Bonci consiste in sedute che durano 12 minuti; all’inizio due sedute al giorno per cinque giorni, poi una al giorno una volta alla settimana per 11 settimana. Infine, una seduta due volte al mese per tre mesi. Lo schema di base viene personalizzato in base alle caratteristiche del singolo paziente, perché oggi è possibile monitorare l’andamento della stimolazione e, in base a quanto osservato, decidere clone rolex oyster perpetual 177200 rolex calibre 2671 mingzhu engine ladies hands and markers automatic sulla durata dell’applicazione e sull’intensità del campo magnetico.

La tecnica di stimolazione può essere usata da sola o all’interno di un approccio più complesso, che prevede anche una psicoterapia. Spiega ancora Gallimberti: «Nella nostra esperienza – e ormai sono più di 350 i pazienti trattati – abbiamo visto che ci sono imitation christian louboutin purses almeno due tipi di persone: ad alcune bastano quasi sempre la Tms, ad altre, che hanno iniziato a far uso durante l’adolescenza, di solito occorre un trattamento psicoterapico o farmacologico e in generale un’assistenza più lunga e articolata, ma alla fine anche loro ottengono ottimi risultati».