Il Fatto Quotidiano – Cocaina, ricercatori: “Impulsi magnetici al cervello per sconfiggere la dipendenza”
Uno studio italiano pubblicato su European Neuropsychopharmacology ha dimostrato che la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) può rappresentare una svolta nel trattamento della dipendenza da cocaina. Condotto presso l’Università di Padova in collaborazione con il National Institute on Drug Abuse (NIDA) e l’IRCCS San Camillo di Venezia, lo studio evidenzia l’efficacia di un trattamento medico sicuro e non invasivo.
Come funziona la Stimolazione Magnetica Transcranica?
La TMS, già utilizzata in psichiatria per trattare disturbi come la depressione, consiste nell’applicare impulsi magnetici dall’esterno, attraverso una sonda posta sulla testa. Nel caso della dipendenza da cocaina, la stimolazione è mirata alla corteccia dorsolaterale prefrontale, un’area coinvolta nei processi decisionali e spesso ipoattiva nei pazienti cocainomani.
I risultati dello studio pilota
Lo studio ha coinvolto 32 pazienti, suddivisi in due gruppi:
- Gruppo TMS: trattati con stimolazione magnetica per un totale di 8 sessioni in 29 giorni.
- Gruppo farmaci: trattati con medicinali per alleviare i sintomi da astinenza.
I risultati sono chiari:
- Il 69% dei pazienti trattati con TMS non ha avuto ricadute nell’uso di cocaina.
- Solo il 19% dei pazienti trattati con farmaci ha ottenuto risultati simili.
Benefici a lungo termine
Secondo Antonello Bonci, co-autore dello studio:
«Abbiamo continuato a seguire i pazienti fino a oltre un anno e i miglioramenti sembrano mantenersi nel tempo».
Un riconoscimento per la ricerca italiana
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, ha elogiato il lavoro dei ricercatori, definendo la TMS:
«Un trattamento efficace, sicuro e non invasivo per ridurre la dipendenza da cocaina. Questi risultati sono il segno della ricerca italiana che coniuga etica e salute, offrendo un contributo di enorme valore sia per gli individui che per la collettività».