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Ringraziando fin d’ora tutti, dal professor Gallimberti al suo staff in special modo la dottoressa Mattei per l’appoggio datomi, mi rifaccio ai punti consigliatomi per questa mia lettera.

La mia situazione prima di iniziare era veramente critica visto l’utilizzo quasi quotidiano della sostanza anche se già nell’ultimo periodo mi ero già reso conto che il divertimento che provavo non era più quello degli anni precedenti (visto che i miei primi “colpi” risalgono all’epoca elle scuole superiori). Niente mi impediva di chiedere aiuto… solamente non lo volevo. Prima di venire a voi avevo provato a contattare il Sert ma ho capito che non era l’ambiente adatto a me e poi una psicologa, che devo dire anche brava con cui ho avuto diversi incontri e inoltre delle terapie di respirazione e autocontrollo da una sua collega. Mi sono servite probabilmente per capire però, ma forse non è poco, che da solo non ne sarei mai uscito del tutto. Quindi tramite una zia che vi ha trovato su internet ho deciso di contattarvi e di provare questa esperienza e ultima spiaggia sinceramente. I timori erano quelli di non sapere se la terapia potesse avere delle controindicazioni per quanto riguarda l’aspetto fisico (cervello) e se non fosse una baggianata spillasoldi. Mi sono ricreduto fin dalla prima settimana quando mi sono accorto di sentirmi veramente diverso e ho capito quanto stavo bene senza cocaina. In più devo dire che anche il confronto con gli altri due pazienti in terapia con me e confrontandoci e raccontandoci le nostre esperienze mi ha dato forza.

Ad oggi mi sento molto diverso… non ancora sereno per problemi famigliari e di vita che sicuramente non mi hanno e non mi aiutano a vivere tranquillamente ma non ho più voglia di sostanze o di cercare in loro una falsa felicità… anche se devo dire la verità ho probabilmente ancora bisogno di voi per sentirmi sicuro e forte e non cedere. Inutile dire anche perché mi ripeterei che da parte vostra mi sono sempre sentito seguito, appoggiato, sgridato a volte (giustamente) e ho quasi trovato direi una “famiglia” che mi ha fatto capire molte cose e che non mi ha mai abbandonato o trattato da “cliente”… mi sono ricreduto molto dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti. Ho trovato nella dottoressa Mattei un feeling che si è instaurato sempre di più nel corso dei nostri incontri ed un aiuto anche verso i miei genitori che non mi sarei aspettato… e mi sa che farà fatica almeno per il momento ad allontanarmi perché la cercherò visto che è il mio sfogo e la mia confidente particolare (sa tutto di me).

La terapia se dovessi farvi pubblicità la proporrei a chiunque abbia però già all’interno di se stesso intenzione di uscire da un tunnel senza fine e infatti sto, non dico litigando, ma quasi, con amici che fanno ancora uso dicendo che se ci sono riuscito io tutti possono farcela. Bisogna volerlo ma per gente come noi serve gente come voi che ci aiuti altrimenti è quasi impossibile dal mio punto di vista. Resto a disposizione chiaramente per delucidazioni in merito.